mercoledì 30 marzo 2016

La mia esperienza di volontariato in terra fiamminga-Andrea Falivene

Dalla Lucania alle Fiandre



La mia esperienza di volontariato in terra fiamminga-Andrea Falivene





Il mio progetto sve l'ho svolto in un centro diurno per ragazzi con problemi sociali dai 12 ai 18 anni che per varie ragioni non frequentavano la scuola dell'obbligo.
Durante la giornata si cimentavano in alcune attività come: musica, laboratori d'arte, equitazione mountain bike, escursioni, lavori nell'orto seguendo il metodo permaculturale , cucina.
Il centro si trova in una zona rurale fiamminga a pochi chilometri da Leuven, in Belgio.
Lo sve è un programma europeo per favorire l'integrazione tra i diversi popoli chwe abitano sul suolo europeo . Quindi come perito agrario è stato interessante per me perché sono stato coinvolto in un progetto dove è presente la permacultura e ippoterapia e l'orto è usato anche come strumento terapeuta quindi in generale sono stato coinvolto in un contesto dove l'agricoltura ha una dimensione sociale

Il Belgio è un paese particolare perché è formato da tre regioni: al nord le Fiandre dove si parla olandese, a sud la Vallonia dove si parla francese e al centro è situata Bruxelles ufficialmente bilingue ma dove in realtà si parla prevalentemente francese.
Leuven si trova nella parte fiamminga quindi si parla olandese o più precisamente fiammingo ma sono praticamente la stessa cosa se non per qualche espressione e parola.
Ho trovato l'associazione tramite il portale del servizio volontario europeo su internet. La mia più grossa motivazione per fare lo sve in principio era migliorare l'inglese quindi ero indirizzato verso paesi anglofoni oppure dove la conoscenza dell'Inlgese fosse ad alti livelli come Olanda, paesi scandinavi e in generale paesi del nord Europa. Dal mio punto di vista è però anche importante farsi guidare dal tipo di organizzazione che si sta cercando, di cosa si occupa principalmente, vista la vasta gamma dei topics presenti come: sui diritti sociali, assistenza agli anziani, persone disabili, sulla comunicazione sui social media ecc....; quindi ho cercato informazioni inerenti alle organizzazioni più vicine ai miei interessi e sceglievo quelle che si occupavano prevalentemente dell'ambiente e agricoltura avendo una formazione specifica e una forte motivazione.
Per poter partire era necessario anche trovare una sending organization che si occupasse della formazione pre-partenza ed assistenza durante lo sve, la mia era la ce.se.vo.ca. Alla fine dopo una lunga ricerca ed attesa sono stato contattato dall'organizzazione De Wissel in Belgio. Dopo alcuni scambi di email e una piccola intervista fui selezionato.
Sono partito alla fine di agosto 2014, la mia mansione principale era quella di accudire i cavalli dell'organizzazione. I cavalli erano utilizzati per fare attività con i ragazzi come ippoterapia ed equitazione, dovevamo anche prenderci cura degli animali:strigliarli ,pulirli nutrirli ecc...
Quindi l'inizio fu molto impegnativo e pieno di impegni , dovevo assicurarmi che i cavalli avessero la necessaria assistenza : cibo, acqua,cure. Tutto questo in un paese straniero dove per comunicare dovevo usare una lingua che non era la mia lingua madre (inglese) e contemporaneamente dovevo studiare l'olandese di cui all'inizio non sapevo nulla se non frasi di circostanza.
Però grazie agli altri volontari evs e ai volontari locali dell'organizzazione e al supporto del personale dell'organizzazione fu facile per me superare i primi mesi di adattamento nel nuovo paese. All'inizio era difficile anche entrare in contatto con i ragazzi che frequentavano il centro ma dopo qualche mese la situazione è migliorata sia grazie ai miei progressi nella lingua olandese, sia al clima familiare che si era creato tra di noi . Infatti frequentandoci ogni giorno si era creata una certa confidenza e i ragazzi erano molto incuriositi e divertiti nei nostri tentativi di parlare ed apprendere l' Olandese e spesso ci correggevano e ci aiutavano diventando in un certo senso.“i nostri maestri”
In Belgio (almeno nella parte fiamminga) l'inglese è parlato quasi da tutti, anche da persone di una certa età ed è davvero difficile trovare qualcuno che non sappia l' inglese o che non lo capisca, anzi spesso si trovano belgi che conoscono spagnolo e tedesco e altre lingue. Ho avuto la fortuna anche di abitare vicino Leuven ,famosa città universitaria dove c'è un'alta concentrazione di studenti provenienti da tutto il Belgio e una corposa parte di studenti internazionali quindi ho potuto migliorare notevolmente la mia conoscenza linguistica.
Un altra cosa che mi ha stupito favorevolmente è stata la presenza di piste ciclabili praticamente ovunque infatti la bicicletta è considerata lì come un vero e proprio mezzo di trasporto al pari di auto e mezzi pubblici. Quando il tempo era bello spesso usavo la bicicletta per arrivare a Leuven o per fare la spesa.
Ho avuto occasione anche di viaggiare molto infatti mi trovavo a 30 km da Bruxelles dove in 3 ore di autobus si può arrivare ad Amsterdam, Parigi, Colonia, Londra con biglietti alquanto economici .
Ho conosciuto moltissime persone interessanti e diverse a partire dai miei vicini di casa che coltivavano fragole col metodo biologico , ho incontrato molti studenti provenienti da ogni angolo del mondo nella vivace città universitaria di Leuven.
Ho avuto anche occasione di fare il volontario al famoso festival internazionale di rock Werchter che si trova ad una decina di chilometri da dove abitavo .
Al termine del mio progetto posso dire che i miei obiettivi sono stati raggiunti, ho avuto una notevole crescita personale, ho migliorato il mio inglese,conosco un olandese basico, so muovermi in un ambiente internazionale, ho imparato a prendermi cura dei cavalli e a cavalcare,
ho imparato a relazionarmi con soggetti deboli della società.




Andrea Falivene

lunedì 15 settembre 2014

I miei primi quindici giorni in belgio


Così sono passate le prime due settimane di servizio volontario europeo, le mie prime impressioni sono positive anche se confuse infatti passare i primi 15 giorni in un contesto completamente nuovo dove bisogna resettare e  le abitudini, il modo di comunicare , il modo di condividere i normali spazi di vita con altre persone ed altri volontari sve e ambientarsi nuovamente in un posto diverso da casa propria mette a dura prova , ma questo è il bello di mettersi in gioco . A proposito dei miei coinquilini e colleghi sono tre ragazze provenienti dall'Ungheria, Georgia ed Albania, mi stanno aiutando parecchio sopratutto per quanto riguarda la comunicazione con la lingua inglese, glie ne sono davvero grato.
Per quanto riguarda il mio progetto Equicanis ho conosciuto il mio tutor di progetto sembra molto appassionata al lavoro che fa ed ha una vera predilezione per i cavalli, con  i ragazzi che frequentano il centro non ho avuto molte occasioni di contatto con loro sono degli adolescenti con problemi ad averne a quell'età è piuttosto normale,  ma ho notato che alcuni di loro amano davvero i cavalli e sono anche molto esperti in equitazione , magari potrebbero darmi una mano nell'accudire ed anche darmi qualche dritta (perché no?) nella gestione dei cavalli.
Domani inizierò il corso di Fiammingo è sono piuttosto contento stacco   dalla vita di campagna e vado in città Leuven non ho avuto molte occasioni di andarci ultimamente e quale buona occasione questa per fare anche un piccolo giro in città?

Andrea Falivene